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La Compagnia Teatrale La Quercia Incantata produce e presenta lo spettacolo Stalking il 21 aprile 2024 alle ore 21,00 presso la Cappella Orsini - Roma
Con il Patrocinio dell’A.S.I (ass. sociologi italiani) e Il Silenzio Uccide il 21 aprile 2024 alle ore 21,00, La Compagnia Teatrale La Quercia Incantata produce “Stalking” e presenterà questo spettacolo alla Cappella Orsini Roma, via Di Grotta Pinta 21 (zona Campo dei Fiori)
Un
progetto teatrale prodotto dalla Compagnia Teatrale La Quercia Incantata dal
titolo “Stalking” tratto dall’omonimo libro di Antonio Russo “Stalking – storie
di un crimine ordinario” edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano
Donno con la regia di Filippo Bubbico e con Francesca Brandi, Romina Bufano,
Arianna Cigni presso la Casa della Partecipazione, via del Buttero, 10 a
Maccarese.
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“Il
libro si legge facilmente ed è arricchito da approfondimenti psicologici e
legali che aiutano a comprendere meglio questa forma di violenza. Consigliato a
chiunque sia interessato a capire meglio il fenomeno e desideri sensibilizzare
sulla sua gravità.” (Antonio Di Stefano)
⠀
“Stalking,
Storie di un crimine ordinario” è il titolo nel nuovo capolavoro saggistico del
criminologo e attivista Antonio Russo. Un titolo, quello del saggio edito dalla
casa editrice leccese “I Quaderni del Bardo Edizioni” di Stefano Donno, che è
candidato ad essere uno dei più efficaci libri di prevenzione verso una grande
piaga sociale: la violenza contro le donne in tutte le forme nelle quali essa
viene esercitata. Partendo da un completo excursus storico, giuridico e
criminologico il libro “Stalking, Storie di un crimine ordinario” si rivela
essere un vero e proprio manuale per il profiling e la prevenzione della
fattispecie criminologica.
⠀
Il
cuore pulsante dell’opera sono le testimonianze di donne, vittime e guerriere,
che condividono le loro storie di figlie, mogli, compagne e madri, vissute
all’ombra della violenza subita per mano di quell’uomo che aveva promesso di
amarle e proteggerle.
⠀
Composto
da “note alla lettura” curate da Francesca Brandi, Antonia Depalma, dall’avv.
Benito Sposato e dall’avv. Vincenzo Piserchia e dalla postfazione a firma del
consigliere regionale della Puglia, Donato Metallo, l’opera è completa di ogni
informativa utile a prevenire e combattere il crimine della violenza e dello
stalking grazie alla ricchezza ed accuratezza delle informazioni contenute, che
fungono da vero e proprio supporto; di estrema utilità sono, a questo
proposito, i contenuti relativi agli strumenti tecnici per la difesa dagli atti
persecutori che ledono quei diritti inviolabili garantiti dalla Carta
Costituzionale e dalle numerose disposizioni legislative internazionali.
⠀
Per
info e prenotazioni: +39 351 784 82 25
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La Compagnia Teatrale La Quercia Incantata presenta alla stampa il progetto teatrale dal titolo “Stalking” presso il Teatro Le Salette, vicolo del Campanile 14 a Roma
E’ indetta conferenza stampa in data 19 marzo 2024 ore 17,00 per la presentazione del progetto teatrale prodotto dalla Compagnia Teatrale La Quercia Incantata dal titolo “Stalking” tratto dall’omonimo libro di Antonio Russo “Stalking – storie di un crimine ordinario” edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno con la regia di Filippo Bubbico e con Francesca Brandi, Romina Bufano, Arianna Cigni presso il Teatro Le Salette, vicolo del Campanile 14 a Roma. Interverranno il regista Filippo Bubbico, Francesca Brandi, Romina Bufano, Arianna Cigni il criminologo Dott. Antonio Russo, autore del volume, l’editore Dott. Stefano Donno (editore de I Quaderni del Bardo Edizioni)
I racconti messi in scena sono tratti da storie vere e sono tristemente comuni a centinaia di altre attuali situazioni.
Stalking storie di un crimine ordinario di Antonio Russo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno) -
“Il libro si legge facilmente ed è arricchito da approfondimenti psicologici e legali che aiutano a comprendere meglio questa forma di violenza. Consigliato a chiunque sia interessato a capire meglio il fenomeno e desideri sensibilizzare sulla sua gravità." (Antonio Di Stefano)
“Stalking, Storie di un crimine ordinario” è il titolo nel nuovo capolavoro saggistico del criminologo e attivista Antonio Russo. Un titolo, quello del saggio edito dalla casa editrice leccese “I Quaderni del Bardo Edizioni” di Stefano Donno, che è candidato ad essere uno dei più efficaci libri di prevenzione verso una grande piaga sociale: la violenza contro le donne in tutte le forme nelle quali essa viene esercitata. Partendo da un completo excursus storico, giuridico e criminologico il libro “Stalking, Storie di un crimine ordinario” si rivela essere un vero e proprio manuale per il profiling e la prevenzione della fattispecie criminologica. Il cuore pulsante dell’opera sono le testimonianze di donne, vittime e guerriere, che condividono le loro storie di figlie, mogli, compagne e madri, vissute all’ombra della violenza subita per mano di quell’uomo che aveva promesso di amarle e proteggerle. Composto da “note alla lettura” curate da Francesca Brandi, Antonia Depalma, dall’avv. Benito Sposato e dall’avv. Vincenzo Piserchia e dalla postfazione a firma del consigliere regionale della Puglia, Donato Metallo, l’opera è completa di ogni informativa utile a prevenire e combattere il crimine della violenza e dello stalking grazie alla ricchezza ed accuratezza delle informazioni contenute, che fungono da vero e proprio supporto; di estrema utilità sono, a questo proposito, i contenuti relativi agli strumenti tecnici per la difesa dagli atti persecutori che ledono quei diritti inviolabili garantiti dalla Carta Costituzionale e dalle numerose disposizioni legislative internazionali.
Contatti
Filippo Bubbico
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Abitare la ferita di Valentina Casadei Collana FUOCHI diretta da Ottavio Rossani (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Nuova pubblicazione di rilievo internazionale per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno per la collana FUOCHI diretta da Ottavio Rossani. Si tratta di un progetto editoriale, quello appunto della collana FUOCHI, che prevede poche uscite annuali, e verte fondamentalmente sull’individuazione di quelle voci poetiche italiane, che secondo Rossani generano, mantengono e comunicano un “fuoco” di forza stilistica, formale e metrica in grado di incendiare gli animi del lettore.
“Abitare la ferita” è una sequenza di testi lievi, ma dolorosi. Il dato di fatto è che l’amore muore. È “lui” che non funziona più, che si allontana. Lei non sopporta la sofferenza. Non l’accetta. E il tentativo di spiegarla non la conforta. Deve elaborare la separazione, deve curare la ferita. Il corpo reagisce rifiutando la realtà. Sembra impossibile poter continuare a vivere, recuperare tutto ciò che manca nel vuoto della distanza. Non può non ripensare (ricordare, interrogare) al deterioramento del legame: “più mi avvicinavo, più ti allontanavi”. Sul corpo e nella mente, fisicamente e ariosamente, si addensano ira, delusione, sfiducia nell’immaginare un nuovo percorso di vita e d’amore. Eppure, lentamente, diremmo naturalmente, qualcosa si muove, le ipotesi di risveglio dall’apatia si moltiplicano. “Non sono solo io ad aver perso un amore, un amico”. I segnali sono discontinui: i sogni ricominciano a regalare immagini nuove, le parole pensate aiutano a ridurre i contorni della ferita (anche se lei, sente “assottigliarsi la pelle che circonda la ferita”), mentre ancora identifica luoghi, persone, cose che appartengono a un passato che non vuol passare. Tuttavia tutto progressivamente si sfuoca. Nessuno può spiegare perché finisce l’amore. Non c’è un momento preciso in cui si può identificare la caduta; non c’è un percorso canonico di salvezza o di recupero del rapporto “strappato”. C’è solo il presente inesorabile. Il dolore è troppo grande per poter razionalizzare l’accaduto. Solo il tempo, o l’allontanamento dai luoghi in cui la vicenda si è rotta, può lenire lo “strazio”. Lei si domanda: sono io a non aver capito nulla, a non aver saputo intuire le debolezze e agire per rafforzare il rapporto, il dialogo, la tenerezza. I ricordi del suo profumo, del suo modo di muoversi, dell’inadeguatezza dei suoi comportamenti (senza rimedio quell’arrivare sempre in ritardo), servono ben poco per cercare un chiarimento (surreale, impossibile). Dunque, tutto è accaduto perché doveva accadere. Lentamente lei, donna ferita, ma ansiosa di trovare un nuovo orizzonte ricostruttivo (“uno straccio di sopravvivenza”), comincia a ipotizzare, desiderare, un’uscita dall’autocommiserazione: “… il mio nuovo voto/ ritornare a possedere il cielo”. I versi sono puliti, il ritmo è coerente alla discontinuità del sentimento, la lingua è libera da controsensi, spesso la linearità si esprime in versi più lunghi degli altri. La scrittura è asimmetrica, ma coerente agli scompensi da ricomporre. Riparte la sua “rivoluzione” proprio con i versi, e se anche ci sono molti “nodi da slegare”, troverà “la parola che non ti appartiene e che mi salverà”. La salvezza è una nuova lingua, che indica il nuovo modo di intuire il proprio essere. (dalla prefazione di Ottavio Rossani)
In copertina: Ottavio Rossani
La donna del sogno - (particolare)
acrilico su tela, 2000 - cm. 50 x 70
Valentina Casadei è una sceneggiatrice, autrice e regista italiana. Diplomata in storia del cinema al Dams di Bologna e in sceneggiatura all’Eicar di Parigi, ha scritto e diretto due cortometraggi, "Giusto il Tempo per una Sigaretta” (Italia, 2020). e “Ronde Nocturne” (Francia, 2024). Sue poesie e racconti brevi sono apparsi su varie riviste letterarie italiane cartacee e online. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie: "Tormento Fragile" (Bertoni, 2018), "Il Passo dell'Inerzia" (SaMa, 2020), "Uno Più Uno Fa Uno" (Ensemble, 2020) e in Francia, “Plainte Contre A”(Maintien de la Reine, 2023) e “Habiter la Blessure” (Éditions du Cygne, 2023). Ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Carver nel 2022. Attualmente insegna sceneggiatura all’Eicar, è lettrice di sceneggiature per il CNC e sta sviluppando il suo primo lungometraggio, “L’Enfant Seul”, iniziato all’Atelier Scénario della Fémis di Parigi. “Abitare la ferita” è la sua sesta raccolta. Queste poesie non sono altro che un piccolo tentativo di rinascere dalle ceneri. Quando lo strappo di una rottura guasta, sboccia un sorprendente bisogno di riparazione e ricostruzione, che spesso comincia dal potere salvifico che risiede nella condivisione: di questi testi, per esempio.
Info
Collana Fuochi diretta da Ottavio Rossani
https://collanafuochidirettadaottaviorossani.blogspot.com/
Abitare la ferita di Valentina Casadei
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/02/abitare-la-ferita-di-valentina-casadei.html
Valentina Casadei
Scénariste / Réalisatrice / Auteure
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Testi in apnea di Adrian Suciu ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
Adrian Suciu, nato il 21 dicembre 1970, è considerato uno degli scrittori più importanti emersi dopo la caduta del comunismo in Romania. Dissidente anticomunista a 17 anni (minatore fino alla Rivoluzione), giornalista scomodo dopo la caduta del comunismo. Scomodo e intransigente verso la stupidità dilagante nella società contemporanea, la menzogna e la dissoluzione morale, Adrian Suciu è un personaggio detestato dall'establishment culturale rumeno, censurato e bandito ma ugualmente amato dal suo pubblico. Autore di romanzi, poesie e drammaturgia, i suoi libri hanno una diffusione notevole e hanno più edizioni. Ha vinto numerosi premi letterari nazionali e internazionali. I suoi scritti sono stati tradotti in arabo, ebraico, inglese, francese, tedesco, italiano, ungherese, spagnolo, ecc. È presente in numerose antologie di letteratura rumena contemporanea pubblicate in Romania o all'estero.
Traduzioni dal romeno di
Roxana Lazar e Valeriu Barbu
venerdì 2 febbraio 2024
martedì 30 gennaio 2024
domenica 28 gennaio 2024
lunedì 22 gennaio 2024
Perché tu ami di Maria Bennett (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
“Il libro di Maria Bennett ha una fragranza floreale e una completezza culturale e cultuale, che ingloba, per esempio, misticismo di Rumi e tradizione poetica di Wordsworth, e che cita e celebra anche voci femminili come quella di Tillie Olsen. In un oceano sensorialmente molto ricco, la poetessa e il suo doppio - personaggio si sente, dice e vive così:
“navigo
leggera
come un cigno
in
bilico tra ricordo e attesa”.
Tra i versi di
Bennett si fluttua tra menzioni di artisti e personalità come Anna Pavlova,
Pablo Neruda, Buddha, Confucio, Montessori, Dante, fino ai supereroi come Wonder
Woman e dichiarazioni d’amore spontanee all’“altro” e a una vita e una sé
stessa che negli occhi dell’altro trova di volta in volta sfumature per
riconoscersi, amarsi, procedere con la condivisione di sensazioni, tra studio e
sentire... In una accoglienza morbida e in cui l’affetto e l’intelligenza
pulsano insieme, nell’integrità della persona.
“Mi chiedo cosa
tengo stretto
quando
tengo stretto
te”.
Questo è un libro
musicale e ‘narrativo’, che assume le voci di varie donne che sono una, di una
donna che possono essere molte, ognuna col proprio sentiero, sentire, percorso,
ruolo - a volte consapevolmente vissuto, a volte subito o scelto da ‘altri’. La
musica è soprattutto il Jazz, evocato e amato come colonna sonora di una vita
al femminile, attraverso Lester Young, Miles Davis, Red Gardland (pianista,
anche di Miles Davis), John Coltrane, Luis Armstrong. C’è anche Leonard Cohen e
la ‘magica’ città musicale di New Orleans. I suoi versi mi riportano, sia per
contrasto formale, sia per affinità nella ricerca di un ‘qui e ora’ nella
semplicità del vivere, a questi: “Ieri/canzone/domani/discorso/oggi/tempo/adesso/presente”.
E “…ma/tra muri/di pietra serena/tocco mani d’acqua...”, cioè i versi di
Cristina Balzaretti, dal libro bilingue Amo a te, da me tradotto in
spagnolo per LietoColle. Nella poesia di Bennett abbiamo la prova che si possa
viaggiare tra continenti, culture, ma anche tra libri e nei meandri di se
stesse, nel proprio quotidiano mutare, e anche in ogni gesto quotidiano, con i
sensi spalancati. Ho scelto come copertina un quadro (originariamente
realizzato sopra il pianale di una macchina da cucire Singer) di Patrizia
Minardi, brindisina, dal momento che trovo traduca in immagini, così come io ho
tradotto in italiano dall’inglese i versi di Maria Bennett - dalla sua silloge
originale Because you love, (Cross Cultural Communications, New York
2011)”. (dalla prefazione di Annelisa Addolorato)
L’autrice
- Maria Bennett è statunitense. È giornalista, poetessa e traduttrice dallo
spagnolo e dal portoghese. Ha lavorato come Docente universitaria, assistente
di Inglese e di ‘Inglese come seconda lingua’ durante gli ultimi quarant’anni
presso le Università di New York, presso l’Università dello Stato di New York e
il College della Comunità di Westchester. Ha conseguido una laurea in Inglese
presso la State University di New York, un Master in Letteratura Comparata
presso la Penn State University, e un PhD presso la City University di New
York. La sua tesi di dottorato è successivamente apparsa come libro (Peter Lang
Press) intitolato The Unfractioned Idiom: Hart Crane and Modernism. Suoi
scritti sono apparsi sulle pagine di: New York Daily News, Utne
Reader, Westchester Magazine, Epicurean Magazine, Crab
Creek Review, Esprit and Nexus presses. Ha pubblicato la silloge
poetica Because You Love (di cui questo libro, ovvero Perché tu ami, è
la traduzione italiana). Inoltre è curatrice e traduttrice dei libri My
Voice Seeks You (silloge di Annelisa Addolorato, Cross Cultural
Communications Press) e This Circular Dream (silloge di Saeed Hooshangi,
Feral Press). Attualmente è mentore di studenti, all’interno del programma di
sviluppo di New York “Partner nell’educazione”, un’organizzazione che si occupa
di facilitare l’ingresso al College di giovani provenienti da situazioni di
disagio socio-economico.
La curatrice e traduttrice
Annelisa Addolorato, Alias ANNE, nata in Italia e cresciuta in Spagna.
Artista internazionale, titolare del marchio italiano Navigli Poetry Slam.
Lingue principali: italiano, spagnolo, inglese.
Mission: Benessere umano, sociale, globale, chang; pratica di scrittura,
poesia, t’ai ch’i, shao lin. Poesia e Ch’i, scrittura, meditazione in
movimento, scrittura e luce (v. fotografia), metodologia a apprendimento ludico
per infanzia & età adulta; sostenibilità ambientale, ecologia, condivisione
pacifica di saperi, valori culturali e umani, coesistenza ecosistemica,
educazione alla pace e alla cultura nazionale e internazionale. Ch’i Kung. Sue
poesie, audiolibri, scritti di narrativa e sull’arte sono presenti anche on
line e tradotti in molte lingue. Scrive post di attualità e poesia PAESAGGI
DELL’ANIMA. PAESAGGI DEL SUD (nella rivista on line Il pensiero mediterraneo);
scrive i post mensili della sua rubrica LA SPAGNA IN LETTERE (blog LPLS).
Istruttrice Esperta e praticante di Kung Fu Chang (Acsi). Phd in Letteratura
spagnola (Università di Complutense, Madrid).
Contatti:
Instagram: Anne Addolorato
FB: www.facebook.com/laformadellatigre
L’autrice
della immagine di copertina
Patrizia
Minardi, pittrice pugliese che risiede a
Brindisi, in arte conosciuta come Patnaïf. Spumeggiante, fa del naïf la cifra
del suo lavoro. Dopo aver sperimentato svariate tecniche e stili, giunge alla
pittura del cuore, quella naïf, in una rielaborazione personale e creativa. Dal
1992 la troviamo in varie mostre collettive e personali con esperienze anche
nel mondo della scenografia, in giro per l’Italia. Vincitrice di vari premi,
incluso uno sull’isola di Capri. I suoi dipinti e le sue creazioni sprigionano
vitalità, sorrisi, luce e amore per la vita. Possono anche narrare la sua
interiorità, ricordi, magia, dolori e speranze. Nei social, contatto: Patrizia
Minardi bijoux & naif.
Info link
https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/01/perche-tu-ami-di-maria-bennett.html
Mail – iquadernidelbardoed@libero.it