Milano, 31 gennaio 2022 –
14 febbraio, San Valentino, il giorno delle coppie. Mentre gli scaffali
dei supermercati si svuotano di cioccolatini e champagne, i ristoranti
si affollano per cena tra rose, candele
e piatti afrodisiaci. Ma quali sono i retroscena?
Ashley Madison, piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di incontri extraconiugali,
ha condotto una survey
sulla festa degli innamorati, i diversi modi di celebrarla e quale ruolo assumono i partner non ufficiali in questa occasione.
In primo luogo emerge che San Valentino rimane una ricorrenza di tradizione assodata. Il
68% degli intervistati ha affermato di festeggiarlo e, nella grandissima maggioranza dei casi, di farlo
con il proprio partner primario (89%).
I risultati della survey dimostrano che i festeggiamenti con il
compagno ufficiale non mettono certo al primo posto un incontro sotto le lenzuola, ma seguono un rituale consolidato: un
appuntamento serale (cinema, cena romantica, etc.) con il 57% delle risposte
e, subito dopo, lo scambio di cadeaux a tema, come cioccolatini e fiori,
con il 42% delle preferenze.
Celebrare San Valentino insieme al partner primario con del
buon sesso occupa solo il terzo posto (39%).
Sono davvero tutti felici dei cliché?
Indagando più nel dettaglio, trapela che ben
4 rispondenti su 10 preferirebbero trascorrere la giornata più romantica dell’anno altrove,
precisamente con il loro amante, proprio sotto le lenzuola nel 51%
dei casi.
Il dato risulta ancora più significativo se si osservano le
differenze di aspettative tra i due sessi. Il 45% delle donne, rispetto al 39% degli uomini,
preferirebbe celebrare la giornata dell’amore con il proprio love affaire extraconiugale.
E sono sempre le donne che più facilmente riescono a trovare una via di
fuga e a trascorrere San Valentino con il partner secondario. Lo fa il
16% delle intervistate contro solo l’11% degli uomini.
La ragione di questo gap potrebbe riscontrarsi nel fatto che
le donne tendono ad essere maggiormente soddisfatte a livello sessuale con il loro partner secondario. Infatti, come dimostrato da una recente survey condotta da Ashley Madison, solo il
18% delle donne riesce a raggiungere l’orgasmo con il proprio partner primario. Non sorprende
che per le donne il sesso con l’amante sia di gran lunga la scelta migliore per onorare il giorno degli innamorati.
“Innanzitutto consideriamo il dato che solo il 18% delle donne riesce a raggiungere l’orgasmo con il partner primario
– commenta la psicologa Marinella Cozzolino, Presidente dell’Associazione Italiana di Sessuologia –
Perché? Nella maggioranza dei casi, la routine familiare e lavorativa
distrugge passione e desiderio. Il partner primario diviene una persona
troppo
vicina per essere desiderabile. In molte situazioni poi, la coppia
condivide principalmente i problemi della quotidianità, senza lasciare
spazio allo svago, eccetto le classiche opzioni come una cena fuori o
una serata al cinema/teatro che, per quanto piacevoli,
non attivano l’entusiasmo, né il desiderio, non lasciano emergere il
‘non vedo l’ora’. ‘Non vedo l’ora’, l’attesa, è, invece, tutto ciò che
attiva il partner secondario con cui è chiaro quanto la parola d’ordine
sia ‘divertirsi’. Forse molti dimenticano che
il sesso è il modo di giocare degli adulti, il più naturale, spontaneo e
vero dei divertimenti.”
Nell’ambito dei love affaire extraconiugali, il sesso è sufficiente per rendere il rapporto soddisfacente?
Ashley Madison ha scoperto che una percentuale rilevante dei rispondenti (il 70%)
si considera un amante monogamo, che intrattiene quindi una sola
relazione extraconiugale alla volta, denotando un grado di esclusività
tipicamente riscontrabile nelle dinamiche della coppia socialmente
riconosciuta.
Parlando di relazione con l’amante, il
54% degli intervistati dichiara che sono in egual misura importanti tanto il sesso quanto il romanticismo; un’alchimia non semplice da realizzare.
Secondo gli intervistati, ci sono vari
benefici in un affaire monogamo. Per importanza, è messa al primo posto la
qualità della relazione, con il 53% dei voti, seguita da una capacità di
concentrazione e di comunicazione più consapevole (48% delle preferenze) e, in terza posizione, una
connessione emotiva più solida con il partner (41%).
La conclusione è una sola: quality over quantity
è un principio condiviso da molti.
“Sembra
che i nostri iscritti stiano vivendo il proprio love affaire come il
tipo di relazione che vorrebbero avere anche con il partner primario.
- Afferma Christoph Kraemer, Managing Director di Ashley Madison per l’Europa –
Stiamo parlando di un rapporto non gravato dalle
norme sociali, dove essere intimi con qualcuno non comporta
necessariamente una relazione monogama (lo pensa il 69%), dove piuttosto
si dà valore in egual misura al coinvolgimento sessuale
ed emotivo, senza il vincolo della gelosia. Infatti la maggioranza
degli intervistati non prova tale sentimento né verso il partner
primario dell’amante (82%) né verso altri possibili partner (71%).
Il poliamore non è una condizione rarissima. Il 44% delle donne
ha dichiarato di avere più di una relazione sessuale extraconiugale in contemporanea, mentre solo il 36% della controparte maschile afferma la stessa cosa.
Tra le motivazioni che spingono a intrattenere rapporti sessuali con varie persone allo stesso tempo spicca la volontà di non annoiarsi mai (per il 49%
dei rispondenti), andando alla ricerca di stimoli sempre nuovi e, quasi a parimerito (per il
48% degli utenti), la necessità di soddisfare esigenze particolari, che solo un numero non esiguo di partner è in grado di appagare.
In confronto agli uomini, le
donne risultano più poliedriche in materia di poliamore e quindi per il 56% di loro il vantaggio principale è avere l'opportunità di
mostrare lati diversi di sé con partner diversi.
Il proverbio recita “Per San Valentino due teste sopra il cuscino”: con il love affaire, che sia un 14 febbraio all’insegna dell’amore e di… ginnastica da letto!