Possono dei capolavori
settecenteschi illuminare il presente, delineando una mappa di sentimenti ed
eros tuttora attuale? Attraverso la trilogia di opere creata col librettista
Lorenzo Da Ponte, Wolfgang Amadeus Mozart ha dimostrato di sì. In quel corpus miracoloso
costituito da "Nozze di Figaro", "Don Giovanni" e
"Così fan tutte", il compositore ha scandagliato profeticamente ogni
aspetto dell'amore, affrontando problemi come la violenza sulla popolazione
femminile e la trappola in cui cadono le "donne che amano troppo". Ha
prospettato temi avveniristici come la possibilità di amare più persone, il
sesso in adolescenza e nella quarta età, la scelta di essere single, la
propensione alla bisessualità. Le autrici esplorano, con rigore scientifico e
prosa leggera e acuminata, questo perfetto congegno musicale tripartito: ne
legano i contenuti politici e sociali alla vita di Mozart (ai suoi rapporti,
alle sue frequentazioni, alle sue letture), mettono a fuoco l'anticonformismo e
la preveggenza delle figure femminili, seguono le indicazioni sull'innocenza
dell'adulterio dettate dallo scambio di coppie in "Così fan tutte",
mostrano i falsi miti del dongiovannismo. Ne deriva un universo che parla agli
eterosessuali e agli omosessuali, a chi ha conquistato un'estasi monogamica non
obbligata, ai poliamoristi in guerra con l'ipocrisia e agli amanti clandestini
refrattari alla mistica della trasparenza.
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