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lunedì 21 febbraio 2022

Amore e vertigine di Hsu Ming-Teo (Fazi Editore)

Traduzione di Simone Dal Pino Garzella

Tradotto in numerosi paesi, Amore e vertigine è l’esordio di una giovane scrittrice di grande talento e originalità che riprende la tradizione del romanzo familiare all’interno della letteratura post-coloniale asiatica. I mercati di Singapore, i villaggi rurali della Malesia, la baia di Sydney sono alcuni degli sfondi in cui si muovono i personaggi del romanzo di Hsu Ming-Teo, un viaggio attraverso spazi, culture, mondi diversi, con un occhio di riguardo per l’universo femminile, mai idealizzato ma descritto nella sua complessità psicologica ed emotiva. Amore e Vertigine descrive il lento disgregarsi di una famiglia originaria della Malesia che, emigrata in Australia, è costretta a una vicinanza reciproca e a un isolamento rispetto al mondo circostante che soffocano le speranze, gli entusiasmi, i sogni dei genitori e sviluppano nei figli desideri di fuga, indipendenza, trasgressione. L’amore si manifesta come coercizione; l’odio come liberazione. Ognuno dei membri della famiglia Tay, al centro del romanzo, ricerca senza successo il bene della persona cui si sente istintivamente più attaccato. La madre cerca l’amore del figlio; il padre della moglie; la figlia della madre. Un senso di solitudine domina il racconto, con i suoi silenzi, i tentativi di comunicare soffocati dalla violenza e dall’afasia del dolore. E l’esperienza dell’immigrazione di questi personaggi, estranei a se stessi e agli altri, scava il solco di un disagio ancor più insanabile, che li avvolge dentro casa e fuori. I Tay, troppo stretti, troppo uguali gli uni agli altri; troppo diversi rispetto a un mondo nuovo.


 

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