Questo romanzo parla d'amore e di guerra,
di verità nascoste e coincidenze che forse tali non sono. Ma anche di cibo, di
vini eccellenti e di un posto bellissimo come la Borgogna. Due storie che si
intrecciano a settant'anni di distanza l'una dall'altra: quella di Tristan
Dubois, giovane scrittore parigino che si rifugia in un piccolo paese nel cuore
della Côte d'Or in cerca dell'ispirazione perduta e per riconciliarsi con il
ricordo di Isabelle, che lo ha lasciato quattro mesi prima, ma che continua ad
amare; e quella di Wilfred Baumann, ex ufficiale nazista che durante
l'occupazione tedesca in Francia comandava un piccolo plotone dislocato nello
stesso paese in cui, per oscure ragioni, è tornato a vivere dopo anni,
comprando la grande villa che a quel tempo era la sede dei soldati. Gli
abitanti del posto ne parlano mal volentieri e dipingono Baumann come una
persona spregevole che si è macchiata di crimini orrendi, tra cui la
fucilazione di dieci civili e l'istigazione al suicidio o addirittura
l'omicidio di una giovane cameriera che lavorava nella villa.Dubois,
incuriosito dalla vicenda del vecchio ufficiale, comincia a indagare sul suo
passato, scontrandosi contro un muro di omertà. L'incontro tra i due uomini
sarà illuminante per entrambi e cambierà le loro vite, in un turbinio di
emozioni. Licalzi supera se stesso e ci fa assaporare un romanzo tinto di
giallo, con una trama evocativa e potente, regalandoci pagine dalla scrittura
intrigante in cui disincanto, ironia e passione si susseguono in
un'irresistibile varietà di toni.
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