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mercoledì 23 marzo 2022

Anna e Amedeo Storia dell'amore segreto di Anna Achmatova e Amedeo Modigliani di Boris Nossik (Odoya)

L’incontro fra Anna Achmatova e Amedeo Modigliani nella primavera del 1910, sullo sfondo dell’esuberante vita parigina che attrasse qui molti talenti da tutto il mondo. In un quotidiano confronto artistico e intellettuale con celebri personalità quali Léger, Picasso, Soutine, Diego Rivera e... Lev Trockij! Fra i pittori di Montparnasse, i Balletti Russi, il Quartiere Latino e i viali dei Giardini di Lussemburgo. Amedeo Modigliani s’innamora di Anna in un celebre caffè dov’è accompagnata dal primo marito, il poeta Nikolaj Gumilëv. Questo improvviso colpo di fulmine coincide con il primo mese di matrimonio di Anna.

La relazione sentimentale fra Anna e Amedeo è effervescente e naturalmente viene tenuta nascosta. Presto Anna ritorna in Russia, dove il ricordo di Amedeo le ispira alcune delle sue liriche più famose. Sarà di nuovo a Parigi nel 1911, e questa volta non accompagnata dal marito! L’irrefrenabile passione di questa seconda stagione della loro peccaminosa relazione viene "sublimata" da Modigliani in alcuni dei suoi più audaci e meno noti schizzi a matita, che ritraggono l’Achmatova nella posa della Maja Vestida e della Maja Desnuda del Goya.
Modigliani morì molto giovane di tubercolosi, nel 1920. Anna Achmatova visse invece a lungo per divenire il simbolo della poesia russa del XX secolo (apprezzata anche in Italia, Inghilterra e Francia). Dopo decenni di sofferenze e persecuzioni politiche, dopo la tragica morte dei tre mariti e l’imprigionamento del figlio nei lager staliniani, la poetessa compì un nuovo viaggio a Parigi, tornando a visitare quella Rue Bonaparte dove aveva vissuto i momenti più intensi del suo amore per Modigliani.

"Lei è in me come un’ossessione…"
– Amedeo Modigliani –


"Al posto di una pacifica gioia volevamo un dolore che mordesse…
no, non lascerò il mio compagno dissoluto e tenero."
– Anna Achmatova –


"No, non era una bellezza. Ma era più, era meglio di una bellezza.
Non mi era mai capitato prima di vedere una donna il cui viso e tutta
la persona spiccasse ovunque, anche fra le più belle, per la sua espressività,
la sua autentica spiritualità, qualcosa che catturava subito l’attenzione…"
– Georgij Adamovič –

 


 

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