Laurie Verchomin ha ventidue anni e lavora come cameriera in una chiesa
sconsacrata di Edmonton, Canada, riconvertita in ristorante cinese e
discoteca, quando nel locale arriva a esibirsi il trio jazz di Bill
Evans. Il grande pianista ha cinquant’anni, è già molto malato e sa che
non gli rimane molto da vivere. L’incontro con Laurie è destinato a
trasformare gli ultimi mesi che gli restano, ma anche per Laurie niente
sarà più lo stesso. Trasferitasi a New York per stare accanto a
quell’uomo dal corpo martoriato, ne scoprirà ben presto la disperata
vitalità, la capacità di trascendere il male con la forza della musica e
dello spirito. Una potenza inarrestabile, che troverà in «Laurie», il
capolavoro che Bill le dedica, la sublimazione e l’esito perfetto.
Memoir, storia d’amore, ritratto di un genio, riflessione sulla morte,
il libro di Laurie Verchomin è stato autopubblicato nel 2010, e grazie
al passaparola ha raggiunto la grande comunità degli appassionati,
trasformandosi in un vero e proprio oggetto di culto.
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