Scorre quieta e assurda la vita di Riccardo Sala, sceneggiatore
televisivo a un passo dal fallimento, quando il destino (alias YouTube),
sotto forma di una vecchia puntata del Costanzo Show, gli
recapita l’illuminazione impossibile: fare un programma con Annamaria
Franzoni. Un reality del dolore. Anzi no, di più, ci vuole la tragedia
classica, ci vuole Medea.
Medea di Euripide con la Franzoni, un serial tv: ecco la finzione che renderà ancora più insensata la realtà di Riccardo,
creativo in affanno, scrittore disilluso, quarantenne fatalmente in
crisi ma eroicamente palestrato, con una mantide religiosa per boss, una
moglie catto-rompipalle che forse lo ama ancora, due figlie piccole che
stanno sistematicamente imparando a disprezzarlo, un’amante
diciannovenne italocinese (piuttosto sfuggente, per la verità), un amico
nero che tutti chiamano Nairobi (ex leopardista riciclatosi come
ghostwriter), un padre vedovo che si cura la depressione buttando i
soldi di famiglia (l’eredità di Riccardo) dietro alle milf. Tra Roma e
Milano, tra gangster albanesi esperti di filosofia morale e produttori
televisivi deliranti immuni a qualsiasi forma di intelligenza, il
progetto di questa nuova Medea – inquietante nella sua demenza ma profondamente incagliato in un Dramma – condurrà Riccardo nel cuore grottesco dell'attualità, dove regna l'amore per nessuno. O forse qualcosa di peggio.
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