Definiti da Sainte-Beuve una «confessione delirante» e da Marc Fumaroli «un capolavoro incompiuto, inconfessabile e destinato alla distruzione», questi frammenti posseggono la violenza straziante della verità: nel rifiutare la giovane donna che gli si offre, il vecchio scrittore ci svela, sull'amore e sul tempo, sulla nostalgia e sulla memoria, molte più cose di quante ce ne abbiano dette in lunghe pagine schiere di verbosi romanzieri.
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