L’evento sembrerebbe minimo, non pesa nemmeno tre chili, occupa uno
spazio irrisorio. Però si allarga dovunque, si mangia tutte le parole.
Muto, lì davanti, accanto a una madre esausta e raggiante, c’è un padre
sbalordito.Queste brevi, folgoranti poesie di “accadimenti minimi”
colgono i primi gesti di vita e di cura, i cambiamenti grandi e piccoli e
tutta la sconcertante sorpresa per un figlio che arriva. E soprattutto,
traboccante a ogni pagina, il misterioso amore, l’impreparata
devozione, che si prova al primo mese di un neonato, quando i bambini
sono ancora fagotti disposti per casa, bisogni primari, un sogno e un
bisogno perenne.
Quell’amore Andrea Bajani lo canta con il suo sguardo puntuale e geometrico, che tira linee fra i dettagli dando loro la forma calda e dolcemente trasognata di cui queste pagine sono fatte
Dell’uomo cacciatore, mi pare, è rimasta solo l’uscita fuori casa. Il resto è una farsa minore e disarmata, di code agli sportelli degli uffici comunali o alla cassa del supermercato. Entro, esco, torno a te da padre vincitore, fiero di carte e borse della spesa.
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